Programmare l'allenamento nel ciclismo: il fai da te non è mai una buona scelta
Un programma di allenamento eccellente è un programma formulato da preparatori estremamente competenti
Il doping tecnologico
Chi è colui che si dopa? È un debole, uno che ha bisogno di orpelli e trucchi. Una persona che ha talmente poca considerazione di sé che si ritiene incapace di raggiungere i suoi obiettivi senza l’”aiutino” medico o tecnologico dall’esterno. Queste sono persone che vanno aiutate e non solo criticate (anche se a volte viene automatico).
La posizione delle tacchette
La posizione in bici viene modificata tramite l’azione sui tre punti di contatto tra ciclista e bicicletta, ovvero sella, impugnatura (e poggiagomiti per il triathleta), scarpa/pedale.
Partiamo da qui: obiettività e ragionevolezza. Lo sport per noi non è una professione
Obiettività è renderci conto che non competiamo per eccellere, nell’ambito professionistico, sapere che quello che ci approcciamo a fare non ci darà da vivere. Ragionevolezza è sapere che si lavora per alzare l’asticella piuttosto che vincere.
L'atleta 3.0.
La figura dell'atleta (ciclista ma non solo) si è negli ultimi anni modificata in maniera radicale. Inizio così la mia riflessione riguardo a quanto sia diventato ancor più complesso ed energeticamente dispendioso il lavoro dello sportivo.
Il caso Aru: Seneca diceva 'Le difficoltà rafforzano la mente, così come il lavoro irrobustisce il corpo'
L'infortunio che ha tenuto Aru lontano dal giro è una di quelle occasioni nelle quali la resilienza diventa lo strumento privilegiato per riuscire a tornare a galla dopo uno stop; sia esso per infortunio, ma non solo.
Davide Cassani: Portate i vostri ragazzi a fare ciclismo. Gli insegnerete il valore della fatica, del sacrificio e impareranno l’arte della resilienza
Il Giro d’Italia è una grande occasione di spettacolo per tutti. È una calamita che attrae a sé la curiosità di tantissimi adulti appassionati e di un pubblico fitto di telespettatori, che restano da sempre ipnotizzati dalle gesta eroiche degli atleti. In realtà il Giro d’Italia è anche una grande occasione per i più giovani; è la possibilità per loro di farsi cogliere da un’intuizione, quella di lasciarsi conquistare da questo sport e iniziare il viaggio.
Daniel Fontana:‘Dal ciclismo al triathlon per diversificare il training e scoprire una nuova affascinante disciplina. Ma senza ossessioni!’
Daniel Fontana è il triatleta italiano più titolato di sempre. Due Olimpiadi all’attivo, un titolo di Vice Campione mondiale 70.3 e unico in Italia ad aver vinto due gare del circuito Ironman. È lui a spiegarci perché il passo dal ciclismo al triathlon può essere molto breve e regalare molte soddisfazioni. A patto sempre che si usi la testa e si sappia avere la giusta moderazione.