FONDAMENTALI

La posizione delle tacchette

La posizione in bici viene modificata tramite l’azione sui tre punti di contatto tra ciclista e bicicletta, ovvero sella, impugnatura (e poggiagomiti per il triathleta), scarpa/pedale.

La posizione in bici viene modificata tramite l’azione sui tre punti di contatto tra ciclista e bicicletta, ovvero sella, impugnatura (e poggiagomiti per il triathleta), scarpa/pedale. Tramite le modifiche apportate viene interessata sia l’azione muscolare e di conseguenza la maggiore o minore efficacia del gesto che il corretto utilizzo delle varie strutture coinvolte nel gesto. Con “corretto utilizzo” si intende un movimento che rispetti il più possibile il pattern fisiologico di un’articolazione in modo da conservarne la funzionalità nel lungo termine.

Il punto di partenza per trovare una corretta posizione è quello che viene definito “neutro”, poi ogni specialità e ogni atleta avrà la necessità di piccoli aggiustamenti individuali, cosi come la preparazione atletica anche l’approccio biomeccanico deve essere individualizzato.

Negli ultimi anni la ricerca in questo campo ha permesso di lavorare proprio sul concetto di “neutro” modificando quella che fino a qualche anno fa era ritenuta la posizione ottimale, ovvero la tacchetta allineata con la prima testa metatarsale.

Facciamo un piccolo passo indietro per capire quali sono le tre principali variabili nella regolazione di una tacchetta:

  • Antero – posteriore (ovvero sulla lunghezza del piede)
  • Latero - laterale (ovvero interno – esterno)
  • Rotazione (ovvero la rotazione della tacchetta che influisce su quella del piede)

Una quarta variabile, materiale-dipendente, sono i gradi di libertà che la tacchetta lascia al piede.

Regolazione antero-posteriore

Le strutture coinvolte nella pedalata a livello del piede sono molteplici, sia ossee, che tendinee che muscolari, i punti di riferimento più facili da trovare sono chiaramente punti ossei e per ciò si fa riferimento alle teste metatarsali.

Il pensiero comunemente accettato è quello che l’asse del pedale debba essere allineato alla prima testa metatarsale (con la pedivella parallela al terreno verso avanti) per avere la migliore resa biomeccanica. Tuttavia i più recenti studi e applicazioni pratiche hanno permesso di capire che questo è vero solo in alcuni casi, mentre, ad esempio, in atleti con piedi grandi c’è bisogno di dare più stabilità alla pedalata per una trasmissione della forza realmente effiacie.

La maggior stabilità si ottiene arretrando leggermente la tacchetta, ovvero portandola al di sotto della terza testa metatarsale (tra la quinta e la prima) e questo è ciò attualmente viene considerato un punto di partenza “neutro”. In questo modo la trasmissione della forza al pedale è ottimale e il piede ha il giusto supporto.

Ricordiamo che questo è un punto di partenza generico, dal quale ci si può discostare a seconda delle caratteristiche dell’atleta e della disciplina praticata. Ad esempio nel triathlon l’avanzamento influisce sulla frazione di corsa seguente, per ciò va valutato bene anche in funzione della distanza.

Regolazione latero-laterale

In questo caso ci possono essere dei limiti strutturali dovuti dalle scarpe e/o dai pedali, tuttavia idealmente questo tipo di regolazione ci permette di allontanare o avvicinare il piede al telaio/pedivella.

Le conseguenze della regolazione sono strettamente collegate tra loro, ovvero un buon allineamento anca-ginocchio-piede permette, da un lato, un ottimale trasmissione della forza e dall’altro fa si che non si creino momenti articolari potenzialmente dannosi.

Inoltre per atleti con strutture ossee importanti o molto ridotte a livello di bacino è fondamentale effettuare questa regolazione nel modo adeguato onde evitare tensioni muscolari.

Rotazione

La rotazione della tacchetta influisce sulla rotazione del piede, ovvero se il tallone è indirizzato verso il telaio, verso l’esterno o neutro. La valutazione di come gestire questo parametro deve essere svolta dal bike fitter, che deve prendere in considerazione la naturale attitudine del piede e non forzarlo in una posizione innaturale. La media della popolazione tende ad avere una leggera rotazione esterna dell’avampiede.

Tuttavia in questo ultimo parametro entrano in gioco molti fattori, che devono essere presi in considerazione durante la regolazione. Ad esempio una corretta rotazione può essere diversa a seconda di quanto la fascia plantare sia solida o abbia ceduto.

Altro fattore da prendere assolutamente in considerazione sono i gradi di libertà che i diversi tipi di tacchette lasciano al piede. È possibile che durante l’arco di una stagione (o anche di una competizione molto lunga) la tensione a livello muscolare vari e ciò può portare alla necessità del (in questo caso) piede di modificare la sua posizione. Se la tacchetta mi consente qualche piccolo aggiustamento le strutture potranno continuare a lavorare nel modo più naturale, se invece la posizione viene forzata è molto probabile che si presenti qualche problematica.

Considerazione generali

Per quanto detto la posizione della tacchetta è una fattore molto importante nel determinare il risultato di un bike fitting per ciò è consigliato valutarla nell’ambito di una seduta di bike fitting. Una volta trovata la posizione ottimale questa può essere ricreata anche su altre scarpe ma è consigliabile non modificare la posizione delle tacchette se non vengono apportate le dovuto modifiche anche al resto dell’assetto.

 

Riferimenti:

  • Bike Fit, Phil Burt – 2014, Bloomsbury Publishing Plc
  • Bini R. (2012) Patellofemoral and tibiofemoral joint forces in cyclists and triathletes: Effects of saddle height, Journal of Science of Cycling
  • Ellis R., Hing W. and Reid D. (2007) Iliotibial band friction syndrome: A systematic review, Manual Therapy
  • Holmes JC, Pruitt AL and Whalen NJ (1994), Lower extremity overuse in bicycling, Clinical Sports Medicine
  • Ramos-Ortega J1Domínguez GCastillo JMFernández-Seguín LMunuera PV., ( 2014) Angular position of the cleat according to torsional parameters of the cyclist's lower limb, Clin J Sport Med.
  • Paton CD1.( 2009) Effects of shoe cleat position on physiology and performance of competitive cyclists, Int J Sports Physiol Perform.

Niklas Quetri

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