Andrea Gabba ci svela quanto sia importante per un ciclista preparare il nuoto nel triathlon.
Continuiamo l'intervista ad Andrea Gabba e in questa seconda puntata ci spiega come inserire il nuoto nell'allenamento del ciclista. Se ti sei perso la prima puntata della nostra intervista, ti invitiamo a rileggere i suoi consigli sulla diversificazione del training.
Il nuoto è spesso lo scoglio più grande
‘Se ti butti subito sul triathlon da ciclista, il nuoto è probabilmente la disciplina che più ti spaventa, soprattutto quando la prospettiva è quella di nuotare in acque libere (lago o mare) a fianco di altri triathleti. Abbiamo comunque detto che il nuoto può essere un valido alleato del tuo training anche se non hai intenzione di metterti il pettorale’.
E’ necessario nuotare molti kilometri?
"Assolutamente no, anzi. Molti neofiti credono erroneamente di dover nuotare parecchi chilometri e magari in modo consecutivo. Questo approccio non paga. Per nuotare efficacemente serve principalmente una buona base tecnica; solo così riuscirai a nuotare a buon ritmo, per lungo tempo e senza sprecare energia. La chiave di volta è farsi seguire da un tecnico di nuoto, svolgere esercizi specifici e frazionare la seduta di allenamento su ripetute di brevi tratti. Chi arriva dal mondo delle due ruote deve subito fare questo scarto mentale. Se sui pedali il lavoro continuo è la base, nel nuoto questo concetto di allenamento non esiste. In vasca tutto il lavoro si svolge frazionando le distanze in modo da gestire al meglio il ritmo e la tecnica."
Dalla tecnica si passa poi all’allenamento.
"Questo è un concetto valido soprattutto per chi ha mire agonistiche nel triathlon. Una volta che hai acquisito la giusta tecnica, è ora di iniziare a lavorare sulla resistenza alla distanza. Per avvicinarti al triathlon, sprint e olimpici sono le gare migliori, quindi ti aspetteranno rispettivamente 750m o 1500m di nuoto. Niente di sconvolgente, ma bisogna prepararsi adeguatamente. Inizia a nuotare la distanza di gara in modo frazionato su brevi distanze. Ad esempio, se devi nuotare 1500m inizierai nuotando 30 volte i 50m per poi passare a 15 volte i 100m ecc. Dovrai separare queste ripetute da pochi secondi di recupero tra una e l’altra. Solo quando ti sentirai sicuro potrai provare a nuotare su distanze sempre maggiori per arrivare infine a nuotare, un paio di volte prima della gara, la distanza intera."
Le variazioni di ritmo anche in acqua?
"Assolutamente si, è come in bici. Pedalare sempre con le stesse cadenze ti serve a poco. Così è per il nuoto! per migliorare non serve a nulla nuotare sempre alla stessa velocità. Per un neofita il consiglio è di lavorare su tre ritmi: il lento per il riscaldamento, la tecnica e la resistenza, il veloce per scatti e ripetute brevi utili ad incrementare la tua cilindrata e il ritmo gara utile a migliorare il tuo tempo sulla distanza di gara."
Andrea Gabba
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