Il nucleo centrale del tema non è se sia utile o meno il training indoor; il problema vero sta nel come lo svolgi.
Marzo è da poco iniziato, la primavera si annuncia con qualche timido cenno all’orizzonte, ma il freddo in bici è ancora pungente. Abbiamo passato tutti un inverno a concentrarci per non perdere la motivazione quando il buio era già totale alle cinque del pomeriggio e le prime gare ancora lontane.
Adesso la stagione agonistica si avvicina a velocità sorprendente, le foto sui social media dei nostri amici ci fanno intravedere la loro condizione di forma e iniziamo ad essere presi dai soliti timori di essere impreparati e non sufficientemente in condizione per sostenere i confronti domenicali.
Iniziamo a farci mentalmente i nostri programmi di recupero della condizione, poi arriva il weekend, siamo pronti ad uscire ed ecco che freddo, pioggia e a volte anche la neve ci inchiodano in casa ancora una volta.
È così, che di umore mesto, guardiamo il rullo e ci posizioniamo sopra ancora la bici, non del tutto convinti che quel training indoor possa essere una valida soluzione all’allenamento mancato su strada.
Quando parlo con gli atleti che alleno, nel mio caso per il triathlon ma il ciclismo non fa differenza, colgo sempre nelle loro domande il dubbio radicato che gli allenamenti sui rulli non siano percepiti di un’efficacia paragonabile a quelli su strada. Spesso i ragazzi poi si annoiano e non sanno esattamente come gestire il training al coperto. Non è raro che finiscano con il fare 50’ a ritmo costante, durante i quali l’unica vaga prova d’efficacia del training sia la quantità di sudore prodotto.
Sono profondamente convinto invece che queste convinzioni vadano nettamente sradicate; e proverò a spiegarti perché.
L’utilità dell’indoor training nel ciclismo
Il nucleo centrale del tema non è se sia utile o meno il training indoor; il problema vero sta nel come lo svolgi. Una seduta di allenamento sui rulli che non segua un programma e che sia affidata all’umore del momento è tanto inutile quanto un’uscita sui pedali outdoor gestita nel medesimo modo. È il metodo che fa la differenza, non il luogo nel quale svolgiamo l’allenamento.
È poi certamente indiscutibile che, per quanto ‘improvvisato’, la variabilità intrinseca a un allenamento all’aperto (aria, vento contrario, variazioni di pendenza del terreno, variazioni di ritmo in gruppo ecc) lo renda, almeno in termini probabilistici, più efficace di uno indoor altrettanto privo di strutturazione.
Ci sono però degli elementi che giocano a favore della costruzione della performance quando svolgiamo un training al coperto. Vediamoli.
Lavori sulla tecnica di pedalata.
Con la bici saldamente affrancata sui rulli, hai la possibilità di svolgere una serie di esercizi di tecnica di pedalata che le variabili della strada non ti consentirebbero di curare. Uno degli esercizi che spesso suggerisco di svolgere indoor è la pedalata mono-arto, che contribuisce a migliorare la fluidità della pedalata e insegna al nostro sistema neuromotorio a ridurre al minimo i cosiddetti ‘tempi morti’ nel ciclo di rivoluzione del pedale.
Azzeri la variabile metereologica
Il vantaggio del training indoor è indubbiamente il fatto che le variabili metereologiche non costituiscano più un dato rilevante. Indoor le condizioni di temperatura, aria e umidità sono pressochè sempre costanti e ci permettono di svolgere lavori di qualità senza dover fare i conti con alcun elemento ostativo esterno o con alcuna variabile. Proprio l’assenza di tali variabili, ci consente di mantenere una pedalata sempre costante e regolare.
Fai un allenamento mentale straordinario
Chiunque tra voi abbia già provato il training indoor, sa esattamente che sostenere psicologicamente la noia e mantenere salda la motivazione per concludere il lavoro in programma, sia cosa tutt’altro che scontata. Proprio questo disagio rende questa tipologia di allenamento estremamente efficace, valida e condizionante. Vi aiuterà a ‘stressare’ la vostra capacità di sopportazione della fatica, a tutto vantaggio della vostra resilienza di atleti.
Sviluppi in modo efficace la forza, ma non solo.
I rulli sono certamente uno strumento straordinario per lavorare sulla forza. Se hai a disposizione uno strumento valido (basta un rullo in grado di sviluppare bene la resistenza alla pedalata) non sarà affatto difficile eseguire lavori mirati allo sviluppo della forza. Potrai eseguire allenamenti di forza specifica o SFR (Salite Forza Resistente), variare la cadenza di pedalata e sviluppare l’agilità e la fluidità del gesto. Indoor potrai eseguire, con precisione di svizzera, anche tutti quegli importanti lavori di potenza aerobica e di soglia, che sono la chiave della preparazione invernale.
Così scongiuri la noia, te lo garantisco.
Ti do per certo che, se seguirai un preciso programma di training, ti voleranno anche sedute di 80/90’ indoor. Il segreto sta nell’avere un programma esatto e nell’essere consapevoli e certi della validità dello stesso. Gli allenamenti che Bikevo ti propone, sotto la guida di un grande campione come Alessandro Ballan, sono certamente un’ottima soluzione, associando ad un programma di training studiato per il raggiungimento della performance, anche una serie di tips e suggerimenti che Alessandro snocciola con disinvoltura mentre pedalate insieme.
Redazione
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