La mia valutazione del Garmin Edge 1030, oltre che un normale GPS Bike Computer.
Alla fine anche superati i 40 anni resto sempre un bambino e quando posso sperimentare i nuovi giocattoli al servizio del mio lavoro, impazzisco di gioia e curiosità. È esattamente quello che è successo la scorsa settimana quando Garmin, mio partner nella strumentazione tecnologica al servizio del training, mi ha inviato il nuovo Edge 1030, la new entry del brand che sostituirà sulla mia bici il glorioso Edge 1000.
Da triatleta professionista non posso che essermi positivamente stupito delle belle novità che questo prodotto ha introdotto nella mia quotidianità. Si tratta indubbiamente del meglio della tecnologia sul mercato per la misurazione della performance.
Dimensioni dello schermo
Rispetto all’Edge 1000 questo nuovo prodotto ha un display ampliato di 0.5 pollici sulla diagonale, ma tutto questo diventa eccezionale se si pensa che l’ingombro totale resta invariato rispetto al suo predecessore. Quindi, una migliore visibilità a fronte della medesima dimensione totale del prodotto. Resta la comodità dei tasti, che sono a mio avviso praticissimi quando le mani risultano sudate durante le uscite estive. La visibilità dello schermo è migliorata non solo per le aumentate dimensioni, ma anche per progressi nella risoluzione, nella luminosità e nell’angolo di visuale. Questo schermo più grande permette di visualizzare fino a 10 campi dati, a fronte degli 8 del Edge 1000 e la durata della batteria mi sembra sensibilmente migliorata.
Compatibilità piena con il misuratore di potenza
Avendo la fortuna di poter godere di tutto il meglio della tecnologia Garmin, non ho potuto fare altro che compiacermi della piena compatibilità di questo device con il Vector 3, a mio avviso il miglior misuratore di potenza che l’azienda abbia mai realizzato fino ad oggi.
Il popularity routing.
Io sono fondamentalmente un abitudinario, come molti miei colleghi professionisti. In bici tendo sempre a percorrere le strade che conosco per evitare di trovarmi di fronte qualche imprevisto che possa condizionare la buona riuscita dell’allenamento pianificato per la giornata. Mi capita però, soprattutto in occasione di raduni di preparazione o quando alleno i gruppi di amatori duranti i training camp, di avere la necessità di informarmi sugli itinerari ciclistici più battuti nel territorio nel quale mi trovo. Fino ad oggi questa operazione la svolgevo insieme ai local che mi capitava di incrociare in bici, facendomi dare suggerimenti mirati, ma con l’Edge 1030 ho scoperto una piacevole novità. Il “popularity routing” è una funzione che sfrutta i dati acquisiti dagli utenti con i propri devices e crea in automatico un database delle strade più frequentate dai ciclisti in un determinato territorio.
Sostanzialmente vengono privilegiate le piste ciclabili e le strade secondarie che presentano meno rischi per l’incolumità di noi ciclisti, a tutto vantaggio della sicurezza e del piacere di andare in bicicletta.
Daniel Fontana
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