Il nostro campione del Mondo ci spiega come e perché l'allenamento indoor è la preparazione più efficace per il cicloamatore.
Siamo a marzo e la primavera ci chiama in sella con le lusinghe delle sue luminose giornate e delle temperature che iniziano ad addolcirsi dopo il lungo inverno.
Anche se le prime granfondo sono già in calendario, con la mia esperienza ti dico che la stagione è molto lunga e non è ancora il momento di strafare. Si può iniziare adesso a fare sul serio, per raccogliere poi importanti risultati quando la stagione del miglior ciclismo entrerà nel vivo.
È ancora presto per uscire la mattina e le giornate sono ancora troppo corte per concederci il lusso delle pedalate serali a fine lavoro. Dopo le 18 la luce inizia a calare e le temperature si fanno più fresche, con un’umidità che ancora può farci rischiare di incappare in qualche malanno.
I rulli sono quindi un’ottima soluzione durante la settimana e vedrai che in poco più di un’ora riuscirai, seguendo le mie indicazioni, a impostare un programma di lavoro altamente qualificato, che ti porterà certamente ad avere una gamba ottima quando metterai le tue ruote sull’asfalto. Il weekend può essere dedicato alle uscite su strada più lunghe così da iniziare ad avere confidenza con la distanza.
Prima di iniziare il training che ti propongo con BIKEVO, varrebbe la pena che tu riuscissi a svolgere un test funzionale che ti desse qualche indicazione sulle tue zone di allenamento. Io da professionista ho sempre fatto ricorso a test condotti da trainer o professionisti, con prelievo di lattato ed elaborazione dei valori conseguenti.
Diciamo che affidarsi alle mani di un esperto è quello che io consoglio sempre in assoluto e che corrisponde alla filosofia di BIKEVO; ma se non hai modo di farlo, puoi ricorrere a qualche espediente abbastanza attendibile. Puoi avere dei buoni parametri di riferimento, seppur meno accurati, con un cardiofrequenzimetro e un computerino da bici.
Uno dei test più verosimili e allo stesso tempo di semplice realizzazione è quello dei 30’. Si tratta di un test che è in grado di fornirti un parametro verosimile della tua frequenza di soglia cardiaca anaerobica, ossia quella frequenza cardiaca alla quale, per farla semplice, il tuo corpo inizia a produrre acido lattico, ma è ancora in grado di riutilizzarlo per produrre energia. Un individuo sano si ritiene che sia in grado di mantenere questa soglia per circa un’ora di lavoro, prima di accusare un calo di prestazione.
Realizzarlo è molto semplice: mettiti sui rulli, in un ambiente non eccessivamente caldo e quando non ti senti troppo affaticato. Pedala a pieno ritmo per 30’ e inizia a monitorare la tua frequenza cardiaca dopo 10’ di pedalata. La tua soglia anaerobica corrisponderà all’incirca alla frequenza cardiaca media che rileverai negli ultimi 20’ di test.
Una volta ottenuto questo dato, non sarà difficile impostare correttamente le tue zone di allenamento. Ricorda di rifare questo test a fine delle 12 settimane di training che ti propongo. Il corpo subisce degli importanti adattamenti agli stimoli allenanti e i valori che dedurrai all’inizio, saranno certamente differenti rispetto a quelli che ricaverai a fine ciclo di training.
Alessandro Ballan
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